DIABETE E SOVRAPPESO
LE PIÙ DIFFUSE
L'obesità è sempre e solo conseguenza di un errato stile di vita
LA VERITA': L’obesità è una malattia complessa e multifattoriale, determinata dalla interazione di molteplici fattori genetici, ambientali, implicati nei processi metabolici, nella regolazione della fame-sazietà, legati al tessuto adiposo e al microbiota intestinale.
Attribuire completamente la responsabilità dell’eccesso ponderale alla persona che è affetta da obesità è non solo scorretto, ma anche controproducente e concorre ad aggravare l’atteggiamento negativo e discriminatorio (già così diffuso) nei confronti di chi ha questa malattia.
Credit: Simona Bo, Professoressa di Scienze dell’Alimentazione, Università degli Studi di Torino
L’insulina fa ingrassare
LA VERITA': L’insulina è un farmaco meraviglioso, che ha compiuto l’anno scorso i cento anni dalla sua scoperta. È un ormone che segnala al nostro sistema nervoso centrale che abbiamo mangiato, quindi è un segnale di sazietà.
L’idea che faccia ingrassare deriva dal fatto che quando iniziamo a curare un diabete con l’insulina, non si perdono più tutte le calorie che, a causa del diabete, si perdevano con il glucosio nelle urine. Quindi, in realtà, una persona più che ingrassare smette di dimagrire.
Un altro motivo per cui si è diffusa la fake news risiede nel fatto che le insuline un po’ più datate potevano causare ipoglicemia e indurre una sensazione di fame. Gli attuali prodotti, invece, alle dosi corrette, scongiurano questo pericolo. I trial sui nuovi prodotti con insulina documentano un peso stabile del paziente, per cui questa informazione non è più vera.
La ricerca ha fatto enormi passi avanti, con composti più stabili e modalità di somministrazione diverse. Molte informazioni che derivano dal passaparola dei nostri nonni e dei nostri padri oggi non sono più attuali.
Credit:
Credit: Fabio Broglio, Professore di Endocrinologia, Università degli Studi di Torino
LE PIÙ INVEROSIMILI
Ci sono diversi alimenti che servono per "bruciare" il grasso in eccesso
LA VERITA': Esistono alcuni alimenti che possono avere un effetto benefico sui processi metabolici in virtù del loro contenuto in composti bioattivi.
Tuttavia, il dispendio energetico è influenzato da molti fattori e condizioni, sia fisiologiche che patologiche, e, per avere effetti significativi, sono necessarie usualmente elevate concentrazioni di questi composti, che richiederebbero consumi molto più elevati di quelli usuali dell’alimento. Inoltre, più che un singolo alimento o nutriente, è lo stile di vita nella sua totalità che influisce sulla composizione corporea.
Credit: Simona Bo, Professoressa di Scienze dell’Alimentazione, Università degli Studi di Torino
Per dimagrire basta mangiare meno
LA VERITA': Non tutti coloro che hanno provato a dimagrire mangiando meno hanno ottenuto i risultati sperati. Questo perché il peso dipende da tanti fattori: il concetto di “mangiare di meno”, di per sé, vuol dire poco e niente. Non conta solo quanto mangiamo, ma anche cosa mangiamo, quando e come distribuiamo la nostra alimentazione nell’arco della giornata. Sappiamo bene, però, che il bilancio calorico e il nostro desiderio di mangiare derivano da tanti fattori - sia interni come l’attività fisica che pratichiamo o la capacità di gestione dello stress - sia ambientali e genetici.
Pertanto, se andiamo a vedere quali sono i determinanti del nostro peso e della risposta a interventi per perdere peso, ci accorgiamo che è un mondo molto complesso.
Dunque, come ottenere il successo?
Non basta pensare di pensare di “mangiare meno”, ma occorre modificare in maniera molto più estensiva lo stile di vita - la gestione dello stress, l’attività fisica, il ritmo sonno/veglia – per ribilanciare il metabolismo. È importante affidarsi a percorsi strutturati che includano tutti questi ambiti e non, come purtroppo spesso capita, fare tanti sacrifici, magari su un ambito nutrizionale, senza ottenere risultati, e quindi pensare che l’eccesso di peso sia un destino ineluttabile.
Credit: Fabio Broglio, Professore di Endocrinologia, Università degli Studi di Torino
LE PIÙ DI NICCHIA
Le diete senza glutine e/o senza lattosio sono più salutari
LA VERITA': L’intolleranza al lattosio è una condizione frequente e diagnosticabile con un test validato; l’intolleranza (non celiaca) al glutine o al grano è una condizione meno ben definita e più complessa da diagnosticare. In assenza di una intolleranza, eliminare alimenti come latticini o cereali contenenti glutine non è opportuno, poiché non solo non è salutare, ma pone l’individuo a rischio di incorrere in carenze nutrizionali, per esempio calcio, vitamina D, proteine nel primo caso o fibre e vitamine nel secondo.
Credit: Simona Bo, Professoressa di Scienze dell’Alimentazione, Università degli Studi di Torino
In ambito metabolico, assumere un farmaco iniettivo significa per forza assumere insulina
LA VERITA': Alcune molecole devono essere somministrate per via iniettiva perché non sono assorbite per via orale. In ambito del diabete da qualche anno c’è un’interessante classe di farmaci chiamati analoghi del GLP-1 che imitano un ormone che produciamo, sono iniettivi e più comodi dell’insulina in quanto vanno somministrati una volta alla settimana, sono molto potenti nell’abbassare la glicemia e hanno un effetto molto importante di calo di peso. Li possiamo trovare anche nella cura dell’obesità in assenza di diabete. Anche nel mondo della dislipidemia, da qualche anno sono disponibili farmaci per via iniettiva molto potenti.
Il consiglio, quindi, è quello di non focalizzare la paura sui farmaci per via iniettiva: molto spesso sono più comodi e più graditi delle pastiglie, sono mediamente molto efficaci e quasi mai sono insulina.
Credit: Fabio Broglio, Professore di Endocrinologia, Università degli Studi di Torino