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    INFARTO E ICTUS

    LA PIU' DIFFUSA

    Sono una donna e quindi non devo preoccuparmi della possibilità di infarto e malattie cardiovascolari, ma è bene che mi preoccupi del tumore al seno.

    LA VERITA': Le malattie cardiovascolari, e in particolare l’infarto e la malattia coronarica, sono di gran lunga la prima causa di morte tra le donne italiane. È vero che gli ormoni femminili hanno un debole effetto protettivo sul rischio di infarto, ma il beneficio si esaurisce con la menopausa. Con il progredire dell’età, quindi, il rischio cardiovascolare nelle donne aumenta molto, sino a raggiungere quello presente nel sesso maschile. Il tumore al seno è solo la decima causa di morte tra le donne italiane, rappresentando circa il 2% dei decessi.

    Credit: Gaetano Maria De Ferrari, Professore di Cardiologia, Università degli Studi di Torino





    LA PIU’ INVEROSIMILE

    La pressione arteriosa massima giusta per una persona si identifica aggiungendo 100 all’età, quindi ad esempio 175 mm  di mercurio per un soggetto di 75 anni.

    LA VERITA': Anche un soggetto di età superiore ai 70 anni deve avere una pressione massimo inferiore a 140 e una pressione minima inferiore a 90 mm di mercurio. È vero che con l’aumentare dell’età, le arterie tendono a essere più rigide e meno distendibili e questo porterà a un aumento della pressione differenziale con aumento della pressione massima, ma questo non si traduce in una tolleranza per valori di pressione così elevati come quelli sopra menzionati. Nei soggetti molto anziani sarà solo necessario essere prudenti nell’uso di farmaci anti-ipertensivi per evitare di portare a valori di pressione molto inferiori ai valori soglia consigliati. Per esempio per un soggetto di oltre 80 anni, un obiettivo appropriato di pressione arteriosa sarà da 130 a 140 mm Hg per la massima e da 70 a 79 mm Hg per la pressione minima.


    Credit: Gaetano Maria De Ferrari, Professore di Cardiologia, Università degli Studi di Torino







    LA PIU’ DI NICCHIA

    Le statine sono farmaci molto pericolosi con un enorme numero di effetti collaterali intollerabili.

    Le statine sono farmaci straordinariamente sicuri che hanno dimostrato di ridurre il rischio di infarto e di morte cardiovascolare in un numero enorme di studi clinici che hanno coinvolto centinaia di migliaia di pazienti. Come ogni farmaco, possono avere effetti collaterali, come un minimo aumento dei rischio di diabete, che tuttavia si associa a un possibile aumento del rischio cardiovascolare enormemente inferiore al beneficio che conferiscono. Le statine possono dare dolori muscolari, in particolare durante l’attività fisica e ai muscoli prossimali degli arti, ma in moltissimi casi i dolori che i pazienti riferiscono e attribuiscono alle statine sono presenti anche se i pazienti stessi assumono un placebo, ovvero una sostanza inerte e non sono pertanto causati dal farmaco.


    Credit: Gaetano Maria De Ferrari, Professore di Cardiologia, Università degli Studi di Torino

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